BACKPACK ID

Creare ponti tra lingue e memorie per promuovere identità multiple “Non lasciarti mai alle spalle il tuo zaino”

Il progetto

BACKPACK ID è un intervento innovativo per promuovere l'inclusione di bambini migranti a scuola in 4 paesi europei (Grecia e Italia, Germania e Svezia), che sono dinnanzi a sfide acute e molto differenziate nel quadro dalla crisi dei rifugiati in corso. Sulla base di queste differenze, l'attuale approccio all'inclusione sociale fa avanzare una visione comune delle sfide dell'inclusione sociale; considera l'inclusione sociale dei bambini migranti in funzione dei bisogni e delle prospettive di quei bambini e delle loro famiglie, delle comunità locali e delle parti interessate, pur affermando valori europei comuni.

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Prodotto

Backpack ID utilizzando un metodo partecipativo dal basso ha prodotto i seguenti risultati per affrontare l'inclusione sociale interpersonale e la comprensione intergruppo nell'ambiente scolastico.

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Lito, family journeys
Lito, family journeys

Ho disegnato due isole, ciascuna rappresenta una parte della mia famiglia. Un’isola corrisponde alla famiglia di mia mamma e l’altra a quella di mio papà. Tra le due ho disegnato un ponte che rappresenta i miei genitori, mio fratello e me stesso. Sulle isole ho annotato alcune zone e caratteristiche locali.

Dalla parte di mia mamma, possiamo vedere che i suoi genitori si sono trasferiti da Arta a Salonicco. I miei nonni erano agricoltori e allevavano bestiame.

Dalla parte di mio papà, possiamo vedere che i miei nonni hanno avuto difficoltà ad adattarsi, dato che mia nonna è originaria di Kede, che si trova in Asia Minore. Durante la Catastrofe dell’Asia Minore, mia nonna ha dovuto abbandonare molte cose (ricordi, amici, la sua casa, le vie della città, oggetti preziosi e importanti per lei). Mio nonno invece è di Meteora. Anche i miei nonni paterni erano agricoltori e allevavano bestiame dato che possedevano molti terreni. Poi i miei nonni sono venuti a Dafni, vicino ad Atene, dove mio papà è cresciuto. Per quanto riguarda i miei genitori, si sono conosciuti a Farsala, quando mio papà ci andò in vacanza. Poi decisero di vivere qui, ad Avlona.

Un atteggiamento che è molto evidente qui ad Avlona (non so se è così anche negli altri posti) è quello per cui le persone considerano straniero anche chi si è trasferito qui 50 anni fa. Noi viviamo qui da 13 anni e siamo ancora considerati stranieri. Anche le signore anziane che sono venute qui da altri posti per via di matrimoni combinati sono considerate straniere. A meno che uno non sia nato qui, non potrà mai essere considerato del posto.

Cose che i miei nonni hanno portato con sé dall’Asia Minore:

Profumi: molte spezie

Cibo: pita, burek

Foto: fantastiche, finchè non avvenne la Catastrofe

Canzoni: canzoni dell’Asia Minore, un vinile e un tamburino

Musica: musica locale tradizionale

Lito, family journeys

Hanno ottenuto qualcosa di positivo dall’esperienza del trasferimento?
Proprietà di un negozio- lavori agrari- bestiame- terreni persi- fatica- essere trattati male dagli altri

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