Storie degli insegnanti
La storia di Rahi
In Siria mio papà era un ufficiale, mia mamma casalinga e io studiavo. Ci siamo trasferiti perché nel mio paese si stava svolgendo una guerra e la situazione era pessima e spaventosa. Eravamo preoccupati per la nostra incolumità e questa è la ragione per cui siamo venuti in barca. È stato difficile perché ho dovuto lasciare il mio paese, le mie cose e i miei parenti. Sulla barca eravamo molti. Mi mancavano i miei parenti, il mio paese, la mia città e i miei amici. Ci siamo portati dietro il ricordo delle persone che sono morte in guerra, i bei ricordi della scuola in Siria, foto, lettere e regali da parte dei miei amici. Dal viaggio ho acquisito pazienza, ottimismo, senso di responsabilità e coraggio.
Nessuno ha la mia stessa storia. La mia storia è speciale ed è per questo che non ho ancora incontrato persone che hanno vissuto esperienze simili alla mia. La differenza tra me e gli altri è che loro per venire in Svezia hanno preso l’aereo e a loro non è capitato niente di triste e spaventoso, mentre io ho attraversato l’oceano. Ho imparato ad essere paziente, responsabile, coraggioso, positivo e d’aiuto.