Storie degli insegnanti
La storia del trasferimento di Safiwah
25 aprile 2018: il nostro ultimo giorno in Siria. Abbiamo detto addio ai nostri parenti e abbiamo pianto. Poi ci siamo incamminati e abbiamo preso un taxi per il Libano. Quando sono salita in macchina ho sentito la perdita della mia famiglia e ho pianto. Siamo arrivati in Libano e ci siamo diretti in aeroporto con una sensazione di paura. Abbiamo aspettato in aeroporto due ore e mezza e poi siamo saliti sull’aereo per la Svezia. Eravamo felici e tristi allo stesso tempo.
Quando siamo arrivati in Svezia non vedevo l’ora di abbracciare mio fratello. Quando l’ho visto ho cominciato a ridere e piangere allo stesso tempo per la felicità. Poi abbiamo aspettato due ore l’autobus per Linköping dove ho incontrato mio zio..
Ero felice e questo è stato il nostro viaggio verso la Svezia. Dopo una settimana ho cominciato a provare sempre più nostalgia per la mia famiglia.
Studiavo, mia mamma era casalinga e mio papà era morto. Siamo venuti in Svezia dal nostro paese per vivere assieme a mio fratello. Ero spaventata di venire in Svezia perché qui non conosco nessuno. È stato difficile lasciare la mia famiglia. Mi mancavano i miei amici, la mia famiglia e l’aria fresca al mattino.