Storie degli insegnanti
La storia del trasferimento di Rejan
Ciao, mi chiamo Rejan e vengo dalla Siria. In Siria ero triste perché sapevo che avrei dovuto lasciare la mia famiglia e i miei amici.
Il viaggio verso la Svezia è stato piacevole. Sono partito dal Libano che ha un bell’aeroporto e sono atterrato in Turchia, che ha un aeroporto molto grande e trafficato. Avevamo molte valigie con noi. Ero sia felice che triste per aver lasciato tutti i miei cari in Siria.
Prima di prendere il volo per Stoccolma abbiamo aspettato due ore in Turchia. Il volo mi è piaciuto, soprattutto l’ultima parte perché ho visto la Svezia per la prima volta. Quando siamo arrivati c’era freddo e questo mi ha rattristato un po’, ma sapevo che presto mi ci sarei abituato. Una volta atterrati, ci siamo spostati con un autobus bello e spazioso. Ero sorpreso, guardavo fuori dalla finestra e mi godevo il panorama, che ha catturato la mia attenzione fin dal primo momento. È stato un viaggio piacevole durante il quale ho potuto visitare molti paesi. Ho imparato ad essere forte, paziente e ad avere spirito d’osservazione.
Alcuni amici mi hanno raccontato i loro viaggi, in cui ritrovo punti simili rispetto al mio riguardo gli autobus, il volo e lo scappare da guerre e tragedie. Ci sono anche molte differenze, come ad esempio il giungere per via terra, via mare o attraverso i boschi e il fatto che abbiano dovuto affrontare molte difficoltà.
Sono andato a scuola in Siria. Mia mamma che era una farmacista, al tempo stava a casa. Ci siamo trasferiti per avere un futuro migliore. Mi mancavano i miei parenti e la bella atmosfera che c’è in Siria. Ho portato con me la nostalgia per il mio paese e i ricordi dei bei momenti trascorsi con i miei amici che non dimenticherò mai. Nel ricordarli sono stato aiutato dal tenerci in contatto quotidianamente. Dal trasferimento ho acquisito pazienza, forza e senso di responsabilità.