Storie degli insegnanti

- Buongiorno padre, come le è andata la giornata? - Disse Giorgia, era una ragazzina, ma doveva lavorare perché il padre è ammalato.

- Stupendamente tesoro, lo sai che non ti devi preoccupare di me - disse suo padre, Francesco Sirocchi.

- Avete preso le medicine? -

- certamente, ti aiuto a preparare la cena? -

- Devi riposarti padre, non puoi alzarti dal letto e non ti preoccupare, oggi ci sarà il mio calderone. -

Allora Giorgia andò in cucina e preparò il suo minestrone fin quando… toc toc!

- Arrivo! -

- Buongiorno signorina Sirocchi, la volevamo avvisare che il capo ci ha mandato qui per dirvi che è licenziata. -

- Ma è impossibile, entrate e parliamone. - Allora i signori entrarono e parlarono.

- Quindi mi vuole dire che mi vuole licenziare perché sono una donna? -

- Mi dispiace signorina, ma è così, non possiamo farci niente… -

- Cosa sta succedendo, Giorgia? -

- Niente non vi preoccupate, la cena è quasi pronta, volete fermarvi per cena? -

- No, non vogliamo disturbarla. -

- Ma voi non date nessun disturbo. -

- Be’, allora vediamo se le voci che si sentono sul vostro minestrone sono vere. - risposero.

Finita la cena, le luci si spensero anche in quella casa.

Il gallo cantò e Giorgia si dovette alzare presto, anche se aveva perso il lavoro e fra poco anche la casa, visto che era della fattoria.

Mentre lavava i panni, le venne un idea. Andò in giardino e collocò la mucca nel recinto dove aveva un piccolo orto ormai pieno di erbacce, così le avrebbe mangiate e lei avrebbe fatto meno fatica e avrebbe potuto prendere i semi da piantare.

Quando andò al mercato, tutti si giravano e dicevano:

- Povera! - o - Che peccato!, ha anche il papà ammalato. -

Altri dicevano: - Come farà? …molto probabilmente perderà la casa… -

Ma lei non ascoltava quelle voci, andò dritta al negozio dove vendevano i semi e prese un sacchetto di ogni pianta strana che non si coltivava da nessun’altra parte in quel piccolo villaggio.

Quando ritornò a casa, la mucca aveva mangiato quasi tutta l’erbaccia, un piccolo aiuto gliel'avevano dato i conigli, quindi fece entrare anche nel recinto i maiali e fece uscire la mucca. I maiali avrebbero scavato le buche per permetterle di piantare i semi.

Lei tornò in casa a pulire.

Verso le 3 di pomeriggio guardò fuori dalla finestra e vide che gli animali avevano fatto il loro lavoro, allora seminò i semi. Ogni giorno legava un secchio pieno d’acqua all’asino e annaffiava l’orto.

Un giorno, andò al mercato con il suo carretto e con i frutti delle sue piante.

Era molto preoccupata, perché la settimana dopo, se non avesse pagato le tasse, sarebbe andata a vivere sotto un ponte.

Le signore si avvicinavano e vedevano queste frutte e verdure mai visti prima, per questo non le compravano.

Ma il giorno dopo, ci riprovò e così per il resto della settimana.

Iniziò a vendere molto bene e si arricchiva giorno dopo giorno.

Al Lunedì successivo, si mise d'accordo con il capo contadino e così si sarebbe tenuta la casa, ma avrebbe dovuto pagare le tasse.

Passò un anno e gli affari andavano alla grande, la sua società si era ingrandita fin quando… tutte le piante si ammalarono.

Lei era disperata, ma almeno il padre era guarito.

Ripiantò tutte le piante in un terreno più a sud dove c’è più caldo, con i pochi soldi rimasti. I contadini non venivano pagati totalmente, ma avevano abbastanza da mantenere una famiglia..

La società stava per fallire.

- Buongiorno, signorina Sirocchi, lo sa che è venuta una persona da Londra per lei?

- No, ma da quanto tempo è qua? -

- Da ieri sera. -

- Mi sa dire dov’è adesso? -

- Credo che sia al saloon - rispose la signora Trolli.

Allora Giorgia si avviò al saloon.

Alla sera Giorgia tornò a casa con un grande affare da Londra.

Così lei diventò, seppur donna, la capo contadina del suo paese.

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